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Compro Oro Perugia

Glossario orafo - Definizioni orafe

Amalgama: è la lega di mercurio ed oro utilizzata soprattutto per la doratura al fuoco e nell’attività mineraria per separare l’oro dalle rocce.

Arrostimento: è il riscaldamento in presenza d’aria di minerali metalliferi per eliminare elementi indesiderati come lo zolfo.

Brunitura: un metodo di pulitura dei metalli, consiste nel raschiare la superficie con un materiale più duro.

Carato: il carato è un unità di misura della purezza di una lega d’oro. Un carato corrisponde a una parte d’oro su un totale di 24 parti di metallo costituente la lega. L’oro puro (100%) ha 24 carati.

Cementazione: è un metodo per rimuovere l’argento dalla lega di argento e oro in cui questo si rinviene in natura. Si riscalda a lungo la lega nel cemento costituito da sale e mattone polverizzato a una temperatura di circa 800 – 900 o C. Questo provoca la reazione dell’argento con il sale e la formazione di cloruro d’argento e infine come residuo l’oro.

Cesellatura: è una tecnica utilizzata per realizzare forme rifinite su superfici di metallo con ferri da cesello.

Champlevé: è una tecnica di decorazione a smalto. Si utilizza un bulino per creare delle cavità in un fondo di rame o bronzo nelle quali viene versata la pasta di smalto. Le restanti parti metalliche sono dorate per evidenziare i contorni.

Cloisonné: è un tipo di decorazione a smalto. Strisce o fili d’oro sottili e duttili sono fissati ad una superficie d’oro in modo da creare degli alveoli che vengono riempiti con la pasta di smalto.

Coppellazione: è un processo che determina il tenore di oro e argento in metalli e minerali metalliferi. Un campione viene riscaldato a circa 1000 oC in un crogiolo in cui viene aggiunto piombo fuso. I metalli preziosi del campione si concentrano nel piombo, successivamente vengono separati dal piombo per essere pesati.

Damaschinatura: è una tecnica decorativa.  Un filo di metallo viene martellato in un incavo inciso in un altro metallo d durezza maggiore rispetto al primo. La superficie viene poi levigata e lucidata producendo un incantevole contrasto di colori tra i diversi metalli.

Deposito alluvionale: è il deposito di sabbia e ghiaia contenente metalli preziosi, in particolare l’oro che è possibile estrarre.

Doratura: è il rivestimento di una superficie con un sottile strato d’oro. Può essere effettuata con lamine oppure con polvere fine d’oro.

Eternity: un anello tradizionale nel quale è incastonato lungo tutto l’arco della circonferenza una fila continua di pietre. Viene anche chiamato vera o veretta.

Elettroformatura: è un metodo per ottenere copie dorate di oggetti metallici con l’aiuto dell’elettricità.

Filigrana: è una lavorazione ad intreccio di sottili fili d’oro e d’argento i quali dopo essere stati modellati vengono fissati a un supporto anche esso di materiale prezioso. Il risultato si è un fine intreccio traforato.

Forgiatura: il processo con il quale si mette in forma il metallo.

Granulazione: è una tecnica decorativa che consiste nell’applicazione di piccole sfere d’oro dette “grani”, su superfici metalliche, in modo da creare motivi ornamentali o figurativi.

Gemma: In gioielleria si definisce gemma ogni struttura minerale cristallizzata o microcristallina, sia naturale che sintetica. Questa definizione comprende tutte le pietre preziose.

Incisione: tecnica mediante la quale un disegno viene reso indelebile per asporto di materiale. Si incide con dei ferri chiamati bulini.

Incassatura a filo: Quando la pietra è trattenuta senza l’utilizzo di griffe o palline ed è incastonata a filo con la superficie di incastonatura.

Ipoallergenico: I metalli ipoallergenici riducono la possibilità di una reazione allergica minimizzando le sostanze potenzialmente allergiche.

Incassatura a pavé: Uno stile di incassatura sempre di moda ottenuto producendo fori conici ravvicinati in una base di metallo prezioso per inserirvi le pietre. Ogni incassatura realizzata con palline di metallo.

Lavaggio: estrazione di particelle e lamelle d’oro dal sedimento facendolo girare e roteare con l’acqua in un vaglio per lavare via le impurità.

Lega: combinazione di 2 o più metalli.

Lisciviazione: separazione del metallo da minerali metalliferi con opportuni solventi.

Niellatura: decorazione di oggetti metallici mediante una lega di zolfo, argento, rame, piombo e borace.

Ossidazione: Il processo attraverso in cui il metallo si mescola con l’ossigeno e si ossida. Il platino e l’oro non si ossidano. Le impurità contenute nelle leghe di platino o di oro possono ossidarsi, tuttavia le leghe metalliche moderne sono pressoché prive di impurità.

Placcato oro: risultato ottenuto con la pressione previo arroventamento di uno strato d’oro su una base di altro materiale metallico.

Placcatura: sovrapposizione di un metallo ad un altro mediante la laminazione di 2 fogli o il ricorso ad un saldante interposto, affinché entrambi i metalli giungano a costituire un tutt’uno inseparabile ed uniforme.

Punzone: arnese in metallo recante un motivo decorativo o un’iscrizione. Premendolo su una superficie meno dura il motivo viene trasferito ovvero impresso.

Smussata: una superficie che è stata tagliata con un angolo inferiore di 90°.

Sabbiatura: levigatura prodotta graffiando il metallo per produrre sottili linee parallele. E’ una tecnica di finitura frequentemente usata nella gioielleria in platino.

Satinatura: Una levigatura ottenuta graffiando la superficie metallica per ottenere fitte e sottili linee parallele. Attualmente questa tecnica è molto utilizzata nella gioielleria in platino e non va confusa con la sabbiatura che produce una superficie molto meno vellutata.

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