Compro Oro Perugia

Quotazione platino

Acquisto platino in gioielli, lingotti ed in qualunque forma si presenti.

Compro platino usato a Perugia pagando immediatamente. Questo metallo prezioso è di colore bianco grigio, simile all’acciaio.

Anello in platino

Molto resistente all’ossidazione del tempo e a gli acidi, estremamente raro ha un valore maggiore dell’argento e simile a quello dell’oro.

Il platino si trova sotto forma di gioielli, monete e lingotti. Inoltre ci sono parti industriali di platino come fili, crogioli per analisi, verghe e termocoppie.

Platino Prezzo

Il prezzo del platino al grammo dipende dal tipo di oggetti e dalla quantità. Ci sono oggetti che hanno una percentuale di purezza maggiore come i lingotti, le monete e anche i gioielli.

Diversamente altri oggetti come i fili per termocoppie, i crogioli, le sonde e altri oggetti industriali quasi sempre hanno una purezza inferiore e difficile da stabilire esattamente.

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Il platino è un metallo particolarmente duttile e malleabile, di colore bianco-grigio. È un materiale utilizzato in diversi ambiti: dalla gioielleria, alla realizzazione di attrezzi da laboratorio, dai contatti elettrici, a alle termocoppie e agli elettrodi per candele d’accensione. Visivamente è molto simile all’argento, ma resiste perfettamente alla corrosione e all’ossidazione. Questo lo rende un materiale perfetto da impiegare in gioielleria per la produzione di monili. A differenza dell’argento, non si ossida all’aria, nemmeno ad alte temperature. Non si scioglie nell’acido cloridrico, né nell’acido nitrico. La quotazione platino tiene conto delle stupefacenti caratteristiche di questo materiale e soprattutto della sua estrema rarità.

Molto più difficile dell’oro da trovare, la sua scoperta è stata attribuita all’astronomo Antonio de Ulloa e a Don Jorge Juan y Santacilia, tra il 1735 e il 1745, in Colombia. Attualmente è considerato molto più prezioso dell’oro, in virtù di domanda ed offerta e soprattutto della sua disponibilità. Disponibilità che vede spesso il platino allo stato nativo, oppure in lega con l’iridio.

 

Quotazione platino

La quotazione platino, come per qualunque altro metallo prezioso (quotazione oro e quotazione argento) dipende da una serie di fattori:

·      proprietà chimico-fisiche

·      rarità

·      utilizzo possibile

·      difficoltà di estrazione

·      difficoltà di produzione

·      ecc…

Il platino è innanzitutto un metallo particolarmente raro in natura. Basti pensare che

Per ogni tonnellata di crosta terrestre ci sono solo 10 milligrammi di platino. Nonostante poi sia in natura più abbondante dell’oro, i processi di estrazione sono estremamente lunghi e complessi.

A differenza dell’oro non si trova quasi mai in purezza. Solitamente invece è rilevato in lega con:

·      iridio

·      palladio

·      rodio

·      osmio

·      rutenio

·      oro

·      ferro

·      rame

·      nichel

Il suo grande valore è decretato anche dall’innata capacità di risultare inattaccabile a temperatura ambiente, a dispetto, per esempio, dell’oro. L’unico modo per intaccarlo è con acqua regia, miscela di acido cloridrico e acido nitrico. Durante l’800 il platino divenne molto popolare in medicina e scienza grazie alle sue doti di catalizzatore  nei processi di idrogenazione e ossigenazione. In Russia addirittura venne usato come moneta.

Grazie alle sue qualità di inattaccabilità e facilità di lavorazione, è uno dei tre metalli preziosi maggiormente impegnati in oreficeria, assieme all’oro e all’argento. Sotto forma di lega trova largo impiego anche in campo odontotecnico e per apparecchiature e contenitori da laboratorio.

Quotazione platino


Platino: estrazione

L’estrazione del platino è un processo lungo e molto complesso. Lo si trova in giacimenti alluvionali, dove non è quasi mai presente in forma pura, ma sempre come lega. È estratto mediante un processo chiamato di arricchimento a gravità, o per concentrazione idraulica. Il procedimento di estrazione influenza notevolmente la quotazione platino.

 

Nel caso invece di giacimenti filoniani il procedimento prevede prima la frantumazione e la macinazione dei minerali e solo successivamente l’arricchimento per flottazione.

 

Platino: produzione

Una volta estratto si passa al lavaggio con il quale si elimina la sabbia e si suddividono i vari metalli. Quello che ne risulta prende il nome di platino minerale. A questo stadio è attaccato con acido citrico per separarlo dal ferro e dal rame. La soluzione è poi filtrata e il residuo trattato con acqua regia. L’acqua regia è l’unica in grado di sciogliere il platino, disciogliendo così sotto forma di cloruri anche l’iridio e il palladio.

 

Aggiungendo poi il cloruro di ammonio, si ottiene il cloroplatino di ammonio. La miscela è calcinata per ottenere una massa spugnosa che prende il nome di “spugna di platino”. Alla fine questa spugna è fusa all’interno di un crogiolo di cenere  per ottenere una lega chiamata platiniridio.

È da questa lega che si ottiene, alla fine, il platino puro. Una trasformazione lunga, laboriosa e molto complessa e costosa. Ecco perché la quotazione platino verte sempre verso l’alto.

quotazione platino

Gioielli in platino

Molto utilizzato in gioielleria, il platino è uno dei metalli preziosi meno alterabili. Resistente alla corrosione, alle alte temperature è un metallo nobile. In gioielleria è impiegato soprattutto perché lucente, bello, ma anche per la sua duratura ed eleganza.

 

È morbido, duttile e malleabile, facile da lavorare, è anche molto resistente e forte. Per queste sue caratteristiche è apprezzato e preferito soprattutto nei gioielli che contengono pietre preziose. Le griffe in platino sono più sicure di quelle in oro. La griffe, in gioielleria, indicare ciascuna delle punte metalliche che formano una corona con cui è tenuta legata una pietra preziosa in montature a giorno.

 

Senza contare che il colore e la brillantezza del platino si sposa alla perfezione con la purezza dei diamanti. Quando in gioielleria il platino è usato in lega con altri metalli, deve essere segnalato. I gioielli che riportano la sigla “Plat”, sono monili che contengono almeno il 95% di platino.

 

Il platino è da sempre impiegato in gioielleria per fabbricare alcuni tra i preziosi più belli della storia dell’umanità. Basti pensare che la cornice della corona della Regina Elisabetta, la Regina Madre, fabbricata per l’incoronazione come consorte del Re Giorgio VI, è realizzata proprio in platino. È stata addirittura la prima corona britannica ad essere realizzata con questo particolare metallo.

 

Pulizia e manutenzione del platino

Quando si posseggono monili in platino e si ha intenzione di venderli, è importante pulirli e manutenerli nel modo più corretto. Dalla loro pulizia e manutenzione dipende anche la quotazione platino che viene fatta presso i compra oro più accreditati.

 

Che il platino sia un metallo molto resistente, non esclude la necessità di pulirlo di tanto in tanto. Il metodo migliore rimane quello di immergere il monile in platino, all’interno di una ciotola d’acqua calda, ma non bollente, nella quale sono state fatte disciogliere qualche goccia di sapone liquido neutro.

 

Dopo una decina di minuti di ammollo, il gioiello può essere spazzolato delicatamente con uno spazzolino dalle setole molto morbide. Fase in cui è necessario fare molta attenzione soprattutto se ci sono pietre preziose ad arricchire il monile. Asciugare poi con un panno in microfibra, che non lascia residui attaccati alla superficie.

 

In alternativa è possibile invece pulire i gioielli in platino immergendoli in acqua tiepida e bicarbonato di sodio. All’acqua, dopo qualche minuto, va aggiunto mezzo bicchiere di aceto. In questo modo la soluzione inizierà a produrre diverse piccole bolle. A distanza di circa dieci minuti, il gioiello può essere rimosso e risciacquato sotto un getto di acqua fredda.